Cosa vedere a Trani
La Cattedrale
E' la principale attrazione della città di Trani. La sua costruzione risale alla fine del XI secolo per custodire le reliquie del Santo patrono, Nicola Pellegrino. Mirabile esempio dello stile romanico pugliese, la sua maestosa architettura, costuita da tre chiese sovrapposte, è particolarmente messa in risalto dalla sua posizione a ridosso del mare e dall'utilizzo della bianca pietra calcarea locale. All'interno è possibile ammirare il capolavoro dello scultore tranese Barisano da trani che nel XII secolo realizzò le porte bronzee per la stessa chiesa.
Il castello svevo
la costruzione del castello risale a metà del XIII secolo, quando l'imperatore Federico II di Svevia decise di dotare Trani di una struttura difensiva a ridosso del mare. Di forma quadrangolare il castello fu circondato nel 1249 da un antemurale e da un fossato.
Nel 1533 fu sottoposto a importanti lavori di rifacimento affichè la struttura militare fosse adeguata alle nuove tecniche di guerra ed in particolare all'utilizzo della nuova artiglieria; mentre nel 1833 divenne sede carceraria. I recenti lavori di restauro hanno restituito alla città un castello e le sue pagine di storia più importanti.
Il quartiere ebraico e le sue sinagoghe medievali
Nel medieoevo Trani fu un fiorente centro mercantile e commerciale grazie al suo porto e alla presenza di una folta comunità di ebrei. Non si hanno notizie sull'origine della loro presenza in città, ma all'epoca dell'imperatore Federico II essi godettero di particolare protezione, curarono per il sovrano importanti commerci, come quello della seta grezza e dallo stesso ebbero il permesso di edificare luoghi di culto. A metà del XIII secolo Trani contava ben quattro sinagoghe di cui 2 oggi ancora visitabili. con l'arrivo degli angioini e successivamente degli aragonesi la comunità visse un lungo periodo di decadenza e di forzate conversioni al cristianiesimo. le sinagoghe furono pertanto trasformate in luoghi di culto cristiani. Con Carlo V d'Asburgo nel 1541 gli ebrei furono obbligati a lasciare il regno e ad emigrare verso nouvi territori più accoglienti. Delle 2 sinagoghe medievali suprestiti una è tornata ad essere un luogo di culto ebraico, e l'altra è oggi un piccolo museo sulla storia e la cultura ebraica del nostro territorio.
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